Infortuni sul lavoro

INFORTUNIO SUL LAVORO

Un infortunio sul lavoro è un incidente che colpisce il lavoratore dipendente sul posto di lavoro, o durante il tragitto casa-lavoro, che da diritto a un’indennità corrisposta dall’INAIL di importo e modalità variabili a seconda del danno subito.

L’incidente deve determinare la morte, l’inabilità permanente, assoluta o temporanea per più di tre giorni.
La responsabilità civile in materia di infortuni sul lavoro e malattie professionali è regolata dall’art. 2087 c.c. e impone al datore di lavoro di adottare tutte le misure di sicurezza che si rendono necessarie in relazione alla particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, nonché di controllare che tali misure siano rispettate da parte del proprio dipendente.

La DrLegal valuterà, grazie al suo team di esperti, se vi sono eventuali colpe e omissioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro da parte del datore o di soggetti terzi, e ti accompagnerà per tutto l’iter fino all’ottenimento del giusto risarcimento.

COSA FARE IN CASO DI INFORTUNIO SUL LAVORO

La prima cosa da fare per ottenere il risarcimento danni per infortunio sul lavoro è avvisare subito il proprio datore di lavoro, che è obbligato a mandare il proprio lavoratore in pronto soccorso. Qui il lavoratore riceverà dal medico un certificato medico con la diagnosi e il numero di giorni di invalidità, temporanea o assoluta.
Il certificato va riconsegnato al datore di lavoro che entro due giorni deve procedere con la denuncia o comunicazione d’infortunio presso l’INAIL. La denuncia va fatta solo nel caso di infortuni che non sono guaribili entro tre giorni, quello dell’evento escluso, mentre per infortuni con prognosi da un giorno o più, basta la comunicazione di infortunio.

La mancata denuncia da parte del datore di lavoro è passibile di multa, con importo da 1290€ a 7745€.

INFORTUNIO IN ITINERE

L’infortunio sul lavoro ricomprende non solo l’ infortunio che avviene nel luogo deputato allo svolgimento dell’attività lavorativa, ma anche l’infortunio sul lavoro in itinere, ovvero subito dal soggetto in tre casi specifici e a determinate condizioni:

1 – infortunio occorso nel tragitto casa-lavoro;
2 – infortunio occorso nel tragitto tra due luoghi di lavoro;
3 – infortunio occorso nel tragitto dal luogo di lavoro al luogo per la pausa pranzo.

MALATTIA PROFESSIONALE

La malattia professionale è quella malattia che il lavoratore contrae a causa delle condizioni di lavoro e/o del contatto con specifici materiali che danno adito all’insorgere della malattia. La malattia professionale (presente o meno nelle tabelle ministeriali) si configura come un danno biologico, e quindi dà diritto al lavoratore ad un risarcimento da parte dell’INAIL.

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IL DANNO DIFFERENZIALE

Il danno differenziale è il danno che è risarcibile al lavoratore che dimostri di aver subito un danno ulteriore rispetto a quanto gli è stato riconosciuto dall’assicuratore sociale (INAIL).

Viene chiamato differenziale perché è appunto la differenza tra quanto versato dall’INAIL a titolo di indennizzo per infortunio sul lavoro o malattia professionale, e quanto è possibile farsi risarcire dal datore di lavoro in sede civilistica.

INFORTUNIO LAVORO IN NERO

In caso di infortunio al lavoratore in nero si applicano le medesime tutele riconosciute ai dipendenti con regolare contratto e potrà avere diritto, a un’indennità giornaliera, in caso di inabilità temporanea, o a una rendita vitalizia se l’inabilità è permanente.

Tuttavia il riconoscimento non è automatico e il lavoratore dovrà attivarsi e presentare la relativa denuncia di infortunio in seguito alla quale l’INAIL darà il via alle attività ispettive presso l’impresa.

La denuncia deve contenere:

  • la descrizione dettagliata dell’evento infortunistico ( data, ora, luogo, circostante in cui è avvenuto);
  • i testimoni dell’evento;
  • l’indicazione sull’attività lavorativa svolta;
  • la documentazione medica attestante l’infortunio e le conseguenze.

Affinché la denuncia di infortunio possa essere presa in considerazione dall’INAIL è necessario, inoltre, presentare un’ulteriore denuncia all’Ispettorato territoriale del lavoro con cui si chiede la regolarizzazione del lavoro in nero.