È boom di infezioni ospedaliere in Italia:
Se nel 2003 si contavano 18.668 decessi, nel 2016 il dato è schizzato a 49.301 del 2016, pari al 30% delle morti per sepsi nell’intera Unione Europea. È quanto emerge dal rapporto Osservasalute, presentato oggi al Gemelli a Roma. “Abbiamo osservato il fenomeno per anni – spiega il direttore dell’Osservatorio nazionale sulla Salute, Walter Ricciardi – e oggi possiamo dirlo: quella delle sepsi in ospedale è una vera emergenza, c’è una strage in corso, con numeri più che raddoppiato in pochi anni. Eppure il fenomeno è sottovalutato e non si interviene come si dovrebbe, per esempio applicando il piano nazionale contro l’antibioticoresistenza che è rimasto lettera morta”. “Il fenomeno viene sottovalutato, si è diffusa l’idea che si tratti di un fatto ineluttabile”, ha detto Walter Ricciardi. I dati Osservasalute mostrano come il fenomeno incida maggiormente fra gli over 75, con 36.824 decessi solo nel 2016. A livello regionale, poi, la crescita della mortalità sepsi-correlata nella classe di età ’75 anni e oltre’ è un fenomeno generalizzato a tutte le aree del Paese. E dal 2016 la situazione non è migliorata. “Abbiamo studiato questo fenomeno per 3 anni, ora possiamo parlare di emergenza nazionale: il Piano nazionale di contrasto all’antibioticoresistenza c’è, ma è rimasto sulla carta. Occorre intervenire per contrastare efficacemente un problema davvero insidioso, che ormai è diventato un’emergenza nazionale”, conclude l’esperto.
se nel 2003 si contavano 18.668 decessi, nel 2016 il dato è schizzato a 49.301 del 2016, pari al 30% delle morti per sepsi nell’intera Unione Europea. È quanto emerge dal rapporto Osservasalute, presentato oggi al Gemelli a Roma. “Abbiamo osservato il fenomeno per anni – spiega il direttore dell’Osservatorio nazionale sulla Salute, Walter Ricciardi – e oggi possiamo dirlo: quella delle sepsi in ospedale è una vera emergenza, c’è una strage in corso, con numeri più che raddoppiato in pochi anni. Eppure il fenomeno è sottovalutato e non si interviene come si dovrebbe, per esempio applicando il piano nazionale contro l’antibioticoresistenza che è rimasto lettera morta”. “Il fenomeno viene sottovalutato, si è diffusa l’idea che si tratti di un fatto ineluttabile”, ha detto Walter Ricciardi. I dati Osservasalute mostrano come il fenomeno incida maggiormente fra gli over 75, con 36.824 decessi solo nel 2016. A livello regionale, poi, la crescita della mortalità sepsi-correlata nella classe di età ’75 anni e oltre’ è un fenomeno generalizzato a tutte le aree del Paese. E dal 2016 la situazione non è migliorata. “Abbiamo studiato questo fenomeno per 3 anni, ora possiamo parlare di emergenza nazionale: il Piano nazionale di contrasto all’antibioticoresistenza c’è, ma è rimasto sulla carta. Occorre intervenire per contrastare efficacemente un problema davvero insidioso, che ormai è diventato un’emergenza nazionale”, conclude l’esperto.
(Fonte: Rainews 15 Maggio2019.)